La scomparsa dell'Erebus
Il 19 maggio 1845, l'Erebus e la Terror, due velieri agli ordini di Sir John Franklin e di Francis Crozier, salpano dall'Inghilterra alla ricerca del leggendario Passaggio a Nordovest; verranno ritrovati anni dopo intrappolati nel ghiaccio artico. Sulla base di un documentato episodio storico, Simmons racconta, con la consueta forza immaginativa, un'allucinante avventura. Gli equipaggi delle due navi, bloccati nella morsa del freddo e sprofondati nel silenzio spezzato solo dagli scricchiolii del ghiaccio e dalle tempeste di fulmini, si ritrovano a lottare contro gli elementi, ma anche contro la disperazione e la follia, sempre pronta a insinuarsi nelle menti dei marinai dispersi. Quando, alla morte di Franklin, prende il comando della spedizione Crozier, capitano della Terror, il terzo inverno sulla banchisa è vicino e i superstiti si preparano ad affrontarlo nella speranza di resistere fino al disgelo. La situazione è prossima al disastro: le provviste scarseggiano e lo scorbuto comincia a mietere vittime. Tra ammutinamenti, crisi ed episodi di cannibalismo, l'isolamento non sembra però la minaccia peggiore. Mentre una giovane esquimese muta, soprannominata Lady Silence, si muove indisturbata sulla Terror e sparisce per giorni, insensibile a freddo e fame, sembra fare la sua apparizione una creatura sconosciuta, intelligente e malevola, che si aggira tra i ghiacci e dà la caccia agli uomini dell'equipaggio, uccidendoli a uno a uno...
Mondadori
757 pagine
880458002X
Recensioni
La scomparsa dell'erebus è uno degli ultimi libri dell'ormai famoso Dan Simmons, autore che grazie alla saga di Hyperion, e altre sue successive creature letterarie, si è ormai guadagnato una cerchia di fan ben nutrita.
Alcuni inneggiano ad un nuovo Stephen King, più vario e stilisticamente versatile, altri ad un ottimo scrittore del genere cositteddo "fantastico",(…)