La terra... un pianeta da amare
Il libro, nato come momento di riflessione e di ricerca personale dell’autrice, tratta un tema attuale di importanza globale: il rispetto e la salvaguardia del creato.
Nel testo sono riportati studi e riflessioni di figure autorevoli in ambito filosofico, scientifico, religioso, affinché il lettore possa ampliare gli orizzonti di osservazione circa il dissesto ecologico-morale che affligge la società odierna nell’era della modernità e riflettere attentamente, ricercando valide strategie su come arginare nell’immediato il drammatico divenire degli eventi.
L’attuale crisi ecologica è figlia di un degrado non solo naturale, ma ancora più a fondo emerge una decadenza morale ed educativa, alla quale tutti dobbiamo sopperire con atteggiamenti di concreta umanità: individui, famiglie, scuola e istituzioni politico-sociali.
Oggi, infatti, paghiamo il peso di errati comportamenti iniziati in un passato non troppo lontano, dove il boom industriale ha generato, nell’arco di poco più di un secolo, un affievolimento delle coscienze: le persone sopraffatte da un consumismo sfrenato, sponsorizzato dagli interessi economici delle multinazionali, sono inconsciamente indotte ad acquistare, in maniera compulsiva, moltitudini di oggetti superflui che non riempiono e non gratificano lo spirito, smarrendo pian piano l’etica della responsabilità.
A tale proposito il filosofo tedesco Hans Jonas, evidenzia come la materialità incentrata su profitto, esteriorità e sfruttamento selvaggio di ogni risorsa naturale, congiunta all’insana politica “dell’usa e getta”, ha incamminato la storia verso una drammatica ecatombe ecologica e morale.
L’inquinamento arrivato a livelli stratosferici sta generando catastrofi climatiche, estinzioni di flora e fauna, alterazioni della biodiversità, avvelenamento di mari e fiumi, epidemie e nuove patologie, mettendo a serio rischio la sopravvivenza della vita sul pianeta.
Dinnanzi a tali scenari risulta dunque impellente intuire la via più valida e sicura da intraprendere per porre fine ai continui e reiterati scempi compiuti a danno dell’intero ecosistema.
È giunto il tempo di rallentare i ritmi folli che ci impediscono di riflettere con lucidità al fine di promuovere un cambio di mentalità e di stili di vita improntati alla sobrietà, alla parsimonia, alla prudenza, alla reciprocità.
La nostra epoca ha bisogno più che mai di attingere a testimoni validi e credibili che hanno speso la loro vita a favore del benessere universale e a tale proposito il libro si sofferma piacevolmente sull’amata e carismatica figura di Francesco d’Assisi, eletto patrono degli ecologisti nel 1980 da Giovanni Paolo II, per il suo innato amore verso ogni realtà creaturale. Il santo ha infatti mostrato una straordinaria capacità empatica con ogni realtà vivente e ci ha insegnato la via del “Getta ed usa” che invita a non sciupare nulla, riutilizzando al massimo i beni per arginare inquinamento, ingiustizie e disuguaglianze.
È inoltre particolarmente interessante nel testo, la parte dedicata al concetto di “felicità”, che in stretta correlazione all’aspetto “responsabilità”, concilia l’intelligente interazione fra dovere e divertimento, dove l’impegno a favore del bene comune è la principale premessa per una serenità universale: il vero amore verso qualcuno o qualcosa implica il prendersene cura sempre, attraverso sincera dedizione nel rispetto di regole e valori universali atti a garantire una felice e armonica sopravvivenza di ogni forma di vita.
Il Ponte Vecchio
136 pagine
9788865418819