Legno di faggio
Marco è un aspirante pianista e compositore ma, vivendo a Domodossola, fa molta fatica a inserirsi, nonostante il diploma al conservatorio di Milano. Da figlio adottato, ne fa una colpa ai suoi genitori, che non gli permettono di stabilirsi in città. Quando perde un’audizione a causa di un ritardo ferroviario, se ne fa un alibi per cercare delle strade alternative, tanto più che proprio sul treno ha incontrato una ragazza che afferma d’essere sua sorella e di poterlo mettere in contatto con la madre naturale. In un primo tempo tutto sembra andare per il meglio: la sorella fa parte d’un gruppo che ha girato un film su Gilles de Rais, il maresciallo di Francia ai tempi di Giovanna d’Arco, e Marco viene reclutato con entusiasmo per comporre la colonna sonora. Abituato da sempre ad “aiutarsi” con qualche spinello, comincia ad avere dei flash sul passato e a comporre una musica che entusiasma i suoi nuovi amici, ma anche a esibirsi come pianista e a improvvisarsi ballerino nella discoteca gestita da alcuni di loro.
Silele
302 pagine
9788833480749
Recensioni
Avevo già letto il libro, ed ora lo approfondisco coi racconti; la montagna rappresenta la grande madre dei viventi la gea dei greci che generò tutti gli dei e Afrodite la dea dell'amore. È l'archetipo sia di legno di faggio, che delle favole inserite adesso, per me la fine delle ragazze e del cacciatore e il tradimento è l'inaridimento della città dopo la perdita della foresta che l’ammantava.(…)
È un romanzo che lascia un po' sospesi: che ne è del film? Che cosa succede dopo? ho riconosciuto la piccola Aurora nella bambina nata sull'Albiona e nella tedesca che poi fugge in moto. Ma dove va?