Memorie di Adriano
Giudicando la propria vita di uomo e l'opera politica, Adriano non ignora che Roma finirà un giorno per tramontare; e tuttavia il suo senso dell'umano, eredità che gli proviene dai Greci, lo sprona a pensare e servire sino alla fine. "Mi sentivo responsabile della bellezza del mondo" afferma, personaggio che porta su di sé i problemi degli uomini di ogni tempo, alla ricerca di un accordo tra la felicità e il metodo, fra l'intelligenza e la volontà. I "Taccuini di appunti" dell'autrice (annotazioni di studio, lampi di autobiografia, ricordi, vicissitudini della scrittura) perfezionano la conoscenza di un'opera che fu pensata, composta, smarrita, corretta per quasi un trentennio.
Einaudi
350 pagine
8806174088
Recensioni
"Memorie di Adriano" è a ragione considerato il capolavoro della Yourcenar e uno dei libri più belli e più intensi della letteratura mondiale. Apparso per la prima volta nel 1951, è un romanzo a più livelli: storico, psicologico, morale, di archeologia interiore. La scrittrice compie dall'interno ciò che gli archeologi fanno dall'esterno. In una lettera-diario, indirizzata a Marco Aurelio,(…)