Mia madre è un fiume
Il racconto di un amore tra madre e figlia "andato storto da subito". Un romanzo potente e vitale, in cui le vicende personali si uniscono alla storia corale di un'Italia contadina, ritratta dagli anni di guerra fino ai nostri giorni. Quando Esperia mostra i segni di una malattia che le toglie la memoria, è tempo per la figlia di prendersi cura di lei e aiutarla a ricostruire un'identità smarrita. Inizia così, giorno dopo giorno, il racconto di un passato dal quale riaffiorano ricordi dolcissimi e crudeli, riprendono vita le figure dei familiari e degli abitanti della piccola comunità montana che le ha viste nascere e crescere entrambe. In un Abruzzo luminoso e aspro, che affiora tra le pagine come una terra mitologica e lontana, le fatiche della campagna, l'allegria dei matrimoni, la ruvidezza degli affetti, l'emancipazione dall'analfabetismo e la fine della sottomissione femminile si intrecciano al racconto di una lenta metamorfosi dei sentimenti in un indissolubile legame madre-figlia che oscilla tra amore e odio, nostalgia e rifiuto.
Elliot
179 pagine
8861921612
Recensioni
Suadente, lineare, paziente. Con la sua scrittura Donatella di Pietrantonio guida l'io narrante lungo i percorsi della memoria: una memoria che è in parte personale e in parte collettiva, e che vuole trasformarsi in faro per la mamma della protagonista, che di memoria ne perde invece ogni giorno un po' di più. La narrazione si muove sul tortuoso territorio pedemontano del Gran Sasso, fino a(…)