Mia madre era un mito
Maria Luisa Spezia, dal punto di vista della figlia, ci racconta tramite aneddoti divertenti e sobri sua madre.
Una persona unica, irriverente. Una persona spesso scomoda e difficilmente compiacente. Una persona che racchiude nella sua totalità l’eccesso, la voglia di vivere la vita senza risparmiarsi nulla. Una madre che a dispetto dei rapporti umani in crisi vive la propria vita con leggerezza, con quella voglia di superare sempre di più se stessa e i propri limiti.
Una madre musicista, una madre allevatrice e protettrice di ogni specie animale, un’amante della buona cucina, una donna ricca di idee e progetti innovativi, una persona che giorno per giorno combatte e lotta per costruire attorno a sé un’oasi felice.
Un’isola felice composta da: Dante, Giovanni, zio Cesare, Inés, Maria, Rosa, la zia Angelina, Livia P., Luisa P., Carlo, nonna Livia e Lucilio Marra, per non aggiungere i protagonisti principali, quel mondo animato e popoloso del regno animale a cui questa donna – quasi fosse un segno devoto – dedica tutta la sua vita, il suo tempo, le sue battaglie.
La lettura di questo libro tra realtà e fantasia è molto gradevole, ancor di più perché è decorata e impreziosita dalle illustrazioni di Martina Gianello, che danno colore e rappresentazione alle scene raccontate.
L’autrice riesce a narrare una storia di speranza, una storia personale, ma che potrebbe essere quella di chiunque, perché nel mondo ognuno vive e lotta per dei propri principi e Maria Luisa Spezia – forse narrando anche un po’ di se stessa – sembra ricordando a margine del testo che: "la felicità è tenersi per mano. La Felicità è l’Amore".
AliRibelli
164 pagine