Moiras
Una raccolta poetica particolare, in cui passato e presente si intersecano. L'uno dipende dall'altro. Esempio di ciò è la premessa in prosa del libro in cui l'autrice narra di Roma. La città si erge tra le pagine. Roma caput mundi, musa di ogni civiltà. Il tempo scorre tra le sue vie scandendo le ere.
"... Roma è tutti: spoglia, resto che si dilegua, solitudine... Un ponte sul e nel tempo in cui i ricordi sono vivi regalando sensazioni ed emozioni. Nella Roma dei santuari della meraviglia celeste, l'invisibile scorre. È l'invisibile morte che segna catene di vivi che non morranno mai". Leggendo questi versi è facile immaginare il Verano che accoglie e protegge i defunti con semplicità ed amore. Grandi mente vi riposano all'ombra delle lapidi.
"... Nella casa grande della notte chiara luccicano i morti. Nella città di sempre, Fra gli stagni vetrigni della brezza, I morti senza morte!"
Vita e morte si alternano tra le righe di questa raccolta duale dalla lingua ai contenuti: spagnolo e italiano, passato e presente. Un testo che rispecchia la natura ed il mito con grazia e chiarezza. La poetica è frammentaria, elementi opposti come luce ed ombra, si alternano creando scenari unici ed irripetibili. Una lettura affascinante in cui i versi si snodano tra filosofia e misticismo, frasi brevi che creano bellezza e significato. Gli stati d'animo si specchiano nelle stagioni e le determinano. Una silloge preziosa che racchiude verità universali custodite nel tempo, che vengono rivisitate per renderle attuali. La poesia diviene un messaggio antico e prezioso.
Moiras di Francesca Lo Bue è una lettura piacevole ma non semplice, forse non adatta a tutti. Necessita di attenzione, sensibilità ed empatia per seguire il percorso tracciato e descritto dall'autrice.
Scienze e Lettere
140 pagine
8866870145