Non si muore tutte le mattine
Una stagione all'inferno. Dove l'inferno è l'io di chi racconta e insieme la scena, metropolitana, suburbana, in cui si muove, accompagnato dall'amico di sempre, Nutless e dall'amico alcolico e diabolico, Chinaski. Si procede muovendo dal centro verso l'esterno, dal chiuso di uno scantinato verso il quartiere e poi verso l'angoscia delle tangenziali, della piana "ipermercata", e verso un surreale interregno dove tutto può accadere. Oltre, vi è solo il viaggio, un viaggio lungo le strade defraudate di storia e di vita della "Balcanìa", verso i confini estremi di "Stanbùl", nelle taverne in cui la musica del rebetico riconferma vitalità e sconfitta. Epopea di perdenti, unica razza che ha potuto conoscere la grandezza e la bellezza.
Feltrinelli
333 pagine
8807880318
Recensioni
Questo libro è una piccola sfida. Uno di quei libri che ti viene da pensare "Oh no, devo finire di leggere quel libro...", per poi rimanerci invischiati dentro almeno fino alla fine del capitolo.
Un libro a velocità lenta, da passeggio, eppure riesce a portarti lontano. In auto per strade nella notte, nei locali notturni aperti solo per pochi intimi, attraverso luoghi devastati dalla guerra,(…)