Non te ne sei mai andato (Nada se ha ido)
È una poesia ricca, forte, intensa di vita, intrisa di terra, di tempo luce, che si interroga e si consuma vestita di brezza, di rossi meriggi e “allodole di giada nel cuore”, quella di Francesca Lo Bue.
Alla ricerca di “Eternità” che/Vuole essere, inchiodarsi/col suo rosso di verità e compassione./Aleggia, ferisce/graffia come cartone sgualcito che nasconde gioielli.
Diffonde tristi melodie e sinfonie di speranze nella musicalità della lingua spagnola per divenire eco di tempo nella traduzione in lingua italiana /Sòlo el hombre està solo/cercando a la eternidad/Sòlo ella lo acompana con sus pasos escondidos y entranos/.
(Nada se ha ido) “Non te ne sei mai andato” il titolo della silloge edita da Progetto Cultura e dedicata all’amato padre Salvatore e all’atavica terra di Sicilia; cinquantatré liriche, anticipate dalle preziose note di letteratura di Laurentino Garcìa y Garcìa e di Francesca Innocenti che augurano all’autrice l’uno speranza, attraverso i versi di Gabriel Garcìa Màrquez, e l’altra autentica solidarietà tramite i versi di Pablo Neruda.
Svariati i temi trattati poeticamente dalla Lo Bue, dalla sofferenza dell’abbandono nella lirica “Lontananza” dove ricorre cantilenante il ripetersi del verso: “la tristezza larga larga/nell’ombra verde verde/acque bianche bianche/abisso triste triste/…" quasi a voler fermare il tempo, alla lirica dedicata alla memoria dell’amica compagna di studi “Susanna”, barbaramente assassinata per un’ideologia; alle poesie dedicate alla Madre terra, al libro, alla parola. E di ricche, forbite parole ci si sazia, nella sua poesia. Ricercate ma non appesantite, le parole assumono sembianze di “spighe ondulate”, “primizie rosate”, “venti argentati”, “angeli nudi”, “api di luce”. Parole abbracciate a tanti interrogativi a ricordare la poetica del grande Jeorge Luis Borges ma, ancora più vicino, di Juan Gelman, poeta argentino insignito del prestigioso Premio Cervantes e, come scriveva Bertran Russell: “ In ogni cosa è salutare, di tanto in tanto mettere un punto interrogativo a ciò che a lungo si era dato per scontato”.
Progetto Cultura
137 pagine