Non vi lascerò orfani
La sopravvivenza dei figli ai genitori è vista in tutte le tradizioni come un fatto naturale. A maggior ragione quando la scomparsa del genitore non lascia un piccolo orfano ma un orfano adulto. Eppure il dolore dell'orfano adulto non è meno intenso. L'opera di Daria Bignardi scava in questo dolore, lo analizza, lo racconta. La morte della madre è, insieme, il momento della sofferenza e quello del confronto con la prima vita altrui con la quale si è venuti a contatto - e quindi con la propria stessa vita: l'infanzia dei ricordi, l'adolescenza dei contrasti, la giovinezza delle fughe, l'irreale maturità. La morte di una madre ci fa sentire parte di una storia di famiglia, di un mondo, di una genealogia, addirittura di un periodo storico. E di un racconto: il racconto di queste pagine nelle quali sarà, per chiunque, pur nell'assoluta singolarità della voce narrante, facilissimo riconoscersi.
Mondadori
174 pagine
8804598263
Recensioni
«Questo è la morte, oltre alla mancanza di chi non c’è più: è la vita, con tutti i suoi ricordi».
Passiamo l’esistenza a litigare con i nostri genitori, durante l’adolescenza arriviamo quasi ad odiarli e siamo, comunque, convinti del fatto che non ci abbiano mai capiti davvero. Eppure è da loro che ci rifugiamo quando tutto va male, è il loro affetto quello di cui sentiamo la mancanza quando(…)