Pluk, mia madre
Il seguito di "Io, Claudia e Plük". In questo libro Cico, voce narrante e figlio di Plük ci racconta il seguito della storia riprendendo da ciò che già era stato scritto da un umano. Storia che sembrava interrotta e terminata, ma che lasciava comunque spazio ad ulteriori sviluppi. Due storie quindi, due punti di vista diversi, ma accomunati dall'eterna presenza di quattro zampe curiosi. Cico, il figlio di Plük racconta in prima persona la sua esperienza, gli errori di Maria Grazia e Claudia vissuti sulla sua pelle, la sua agognata libertà, le fughe da casa, l'ansia da separazione, lo smarrimento del branco dopo la morte di sua madre, le sue paure, le sue risoluzioni tipicamente canine, le sue ribellioni, le sue speranze, la sua vita.
Castel Negrino
146 pagine
8889662948
Recensioni
“Gli umani non sempre sono chiari. Tra noi è tutto molto più semplice. Meno parole nel vuoto, meno gesti inconsulti e meno gesti contraddittori, soprattutto.”
Fiumi di parole scorrono, e le emozioni che si leggono, sono riflessioni per l’anima e perle di saggezza seminate dentro, tanto da germogliare nella nostra quotidiana esistenza, riuscendo poi, a guardare con occhi nuovi quello che(…)