Riflessi. Una storia scritta sull'acqua
25 aprile1797. San Marco decide di salvare la "sua" città, ma quando scende a visitarla si accorge che in realtà è profondamente, irrevocabilmente pagana, quindi non può impetrare il miracolo immaginato in principio. D’altra parte le persone incontrate, pur con una mentalità inequivocabllmente secolare, suscitano in lui sentimenti di affetto e compassione, tanto da convincerlo, nonostante tutto, a pregare per loro, rimettendo tutto nelle mani di Dio, a cui ritorna. Nel romanzo, ambientato nel 452 durante le invasioni barbariche, si chiarisce il motivo di queste “radici pagane”: Clelia, una giovane patrizia d'Altino, che aveva deciso di farsi monaca, si trova invece coinvolta in una tempestosa storia d'amore, fuori da ogni tipo di legge e consuetudine fino allora conosciuta. Non riesce più a trovare conforto nella preghiera, ma, in attesa di una figlia, decide di consacrarla segretamente alla dea pagana della fecondità che le è misteriosamente apparsa. Nel suo ambiente di fuggiaschi, che hanno trovato rifugio a Torcello, nei pressi di un convento, tutti la considerano ancora una fervente cristiana e credono che la sua devozione sia rivolta alla Madonna. Così, quando il 25 marzo 454 nasce la piccola Vezia, nessuno sa che in realtà il suo nome è il diminutivo di Venere-Lucrezia, anima pagana della futura città.
Filippi
189 pagine
9788864950495