Se nessuno parla di cose meravigliose
È un pomeriggio tiepido dell'ultimo giorno d'estate e, nella sua stanza al numero diciotto, un ragazzo sta riponendo con cura in una scatola le sue cose. Qualche porta più in là, una giovane donna sta impacchettando i suoi averi. All'altro lato della strada, un padre e una madre stanno sgattaiolando nella loro camera da letto; al numero venticinque, un uomo, in cima a una scala, sta dipingendo con maniacale attenzione le sue finestre di un bellissimo celeste, delicato come la luce dell'aurora; una donna, affacciata a un balcone, sta sbattendo una coperta; più in là ancora, voci, suoni, odori, barbecue... Sembra un pomeriggio qualunque in una strada qualunque. Ma tra un po' tutta la strada apparirà come un quadro vivente fatto di bocche spalancate: la coperta della donna affacciata al balcone penzolerà immobile come un gonfalone, il pennello dell'uomo al numero venticinque lascerà per terra una lunga scia celeste, il ragazzo al numero diciotto scatterà come uno sprinter dopato... Poiché questo è un giorno eccezionale, un giorno in cui un tragico istante svelerà le cose meravigliose di cui nessuno parla... Come su polaroid dai colori tenui e magici, così Jon McGregor ritrae in questo romanzo l'esistenza della gente comune.
Neri Pozza
255 pagine
8854501433
Recensioni
Questo è un libro che al lettore può sortire due effetti contrapposti, o la totale immedesimazione ed interesse con la piena consapevolezza della magia della narrazione che è elogio dell’osservazione, o l’assoluta indifferenza, l’aridità dell’osservazione, il rifiuto verso le microstorie del creato. Tutto più o meno si svolge in un quartiere, la narrazione e i punti di vista cambiano a seconda(…)