Storia d'amore
“Storia d’amore” libro di Paolo Goglio è un racconto avvincente e accattivante che suscita interesse e curiosità per l’innovazione stilistica e la tematica erotica trattata. Così l’autore definisce la sua stessa opera: “Un personale esperimento di narrativa romantico-erotica. Il mio obiettivo? Andare oltre la narrazione, oltre il racconto, oltre le emozioni… giungere realmente al cuore, all’orgasmo…”. E in effetti dalla lettura ciò che emerge è il tentativo di Goglio di sedurre, conquistare, ammaliare con parole sinuose, sensuali, ricche di allitterazioni che scivolano lente e pacate come una mano che accarezza un corpo conosciuto per ricoprirla di brividi. Anche la disposizione del testo concorre a costruire una dimensione di magia e di sensualità. Le parole sono disposte in modo tale da dar vita ad un linguaggio figurativo che è in grado di condurre il lettore lungo lo stesso ritmo di lettura e di respiro dell’autore. Parola dopo parola, il testo si compone, verso dopo verso il disegno erotico prende vita, goccia dopo goccia la tela viene dipinta. E il colore unico che domina è un rosso acceso che cerca di spingersi sempre un po’ oltre fino a giungere a punti di vero e proprio erotismo, acceso e vibrante. Il linguaggio appare scorrevole e il ritmo cadenzato, le parole mirate, pensate sono loro e non altre. L’intero testo sembra un dialogo diretto col lettore, un contatto di corpi che si uniscono, si combattono, si toccano, si sfregano l’uno contro l’altro per cercare un piacere che prima ancora che fisico e intellettivo. “Amata, adorata, una notte di baci ti attende… annegata di dolcezza, amore, dolcezza e amore… la luna è sottilissima… nulla è per caso e quando cerchi la luce è inutile aprire un cassetto e cercare la candela o i fiammiferi, la cosa più semplice è dirigersi verso il sole o verso la luna… dipende se hai bisogno di calore o di amore…” (pag 91). Il testo è cosparso di brevi pennellate di parole che creano un collegamento diretto con la sfera istintuale di ognuno di noi: “ti tocco, ti respiro, ti bevo…”. Una storia dunque a tratti molto dettagliata, che indugia nei particolari, una narrazione che crea respiri diversi, prima ampi e distesi, poi frenati e interrotti, affannati come se si stesse correndo la lunga corsa dell’amore. Un testo interessante rivolto, come dice la copertina, alle sole donne maggiorenni e che sembra aver raggiunto il suo obiettivo: trasformare la parola in un corpo pulsante e sensuale che palpita e vive di energia propria, energia fatta di carne, sangue e respiri.
155 pagine