Prova ancora,
a rinchiudere un poeta,
in un recinto di assassini,
nessuno lo toccherà,
quando scenderà su di loro,
il mio grasso seno,
lasciandosi mordere,
sino a scrosciare nelle salive,
rendendole dolci.
Si io li ho coperti dal freddo,
e loro ti hanno risparmiata,
sebbene nella mia pelle,
io senta ancora
i loro denti di grande rabbia,
per esser stati lasciati,
a guardare l'osso d'arroganza
delle grandi tavole,
nelle domeniche di giubilo.
29 luglio 2011
Altri contenuti che potrebbero piacerti
Nera Regina
di Stefania Ferregutti
Piume nere,
cadono sulla tua testa,
corona degli insorti,
sacro sigillo
dell'incatevole(…)