10,5 quasar fa

A zonzo andavo colla mia
Testa sotto un fungo coperto
Sotto un pino o una
Ginestra colla finestra
Aperta all'aperto
10,5 quasar fa
In giro mi giravo
Camminavo correvo
A piedi nudi nel parKo
Ad occhi chiusi colle orecchie
Stantie di cerume
Scantonavo poi
Sulla mia torpedo bleu
Indossando jeans fumè
Sole a testa in giù
Ossevavo da mattina a...
Katmandù youuuu
All'incontrario lo guardavo
Sulla gobba d'un vecchio
Dromedario brisè il salario
Preferendo d'un postino
In pensione colla moglie
Vestita bene di corvée
Sul sofà ammainata
All'ora d'aria che prendeva
Respirando nel cuor suo
Gas nervino fior di pesco
E sale fino rosa d'Himalaya
10,5 quasar fa camuffato
Da mormone Yellowstone
di Monfalcone fallito
Incallito ubriaco svestito
Di occasioni femmine
Lesbiche gay guy transition
Al polline indurito
Da troppi buum
Risa palindrome riso
venere al sapor cioccolato
Milk&coffee nelle mie
Vuote orecchie avvertivo
Suonavo cornamusa
Islandese facevo fusa
Colla zia a fine
Mese stavo in campana
Sopra ogni spese spendevo
Tempo senza pretese quasi
Ero avaro di sognare
(come quei lerci tirchi
rabbinici che conservano anche
pidocchi sulfamidici ehhh!)
(Di) sperare di lavare
Rabbia e fortuna colla
Candeggina spray a bocca
Chiusa 10,5 quasar
Fa sulla piccante luna
D'una donna bruna a cena
Correndo a perdifiato
Su prati di lillaahhh
(perdi il fiato a Perdifiato
quando perdi se vinci perdi
a perdifiato il fiato perduto)
Indossavo abiti finti
Mascherati tinti tanti
Maleodoranti Distanti
Acquistati equidistanti
Alla fiera inglese delle vanità
Peccaminose nell'est
Di città lebbrose piene di
Rossse roosee 10,5 quasar
Fa avevo cuore verde che mai
(ad hoc) si perde nella cavità della
Longitudine cava quando
Scava e guarda fuori dal
L'obloooh portavo in
Groppa ad un cavallo alato
Cavillo mascherato con gin
Ombrato e selssss
Miei occhi chiusi al vento
Fresh delle foreste acidule
Della verginità senza dare
Nell'occhio della voluttà
Su treni del destino mai
Presi a colazione dopo
Cena al brunch
10,5 quasar fa all'imbrunire
Del senno bambino
Carte mescolavo con zucchero
"sugar free" di canna light e
La farina nera d'acero "botto B"
‐ come epatite sunflower ‐
Dibotto col marzapane a cola
Zione in botti della IV^
Dimensione 10,5
Quasar fa passando ogni
Sera chimera ai posti di blocco
Della ragione dimenandomi
Nel box (office) 51 a stomaco
Pieno 10,5
Quasar
Fa...
Facevo festa (a letto)
Presto 10,5 quasar fa
Mettevo in zucca
Il resto e quello
Che resta davo in
Prestito alle iene del
Gusto 10,5 quasar fa
(DELIKATESSEN da Corfù
A Durazzo perfino ad ESSEN
Col cazzo cattedrali del buongusto)
Non facevo conti in
Tasca di fianco al camino spento
Laptop sotto una frasca dopo doccia
Fresca a ferra
Gosto da pazzo tosto
Piuttosto che 10,5
Quasar
Fa...eran 10,5 oppure
Solamente ieri d'un lontano
Anno santo sabbathico
SABBATHHH
Maldidico malefico quando
Ho visto svanire in un ARTICO
D'un abbaraccio al brivido frivole
Nuvole di pensieri all'in
Dentro di miei capelli
Neri color argento esperanto?
Col seno di poi nessun
Senno può dirlo neanche
La Senna che scorre e (dis) corre
Dimena sue viscere per
Intero nemmeno io che
Cero!!!
SLURPPP I'M SO GLAD
& BLUST ?!

‐ 7 novembre 2023
da: Collected Poems 2023‐24