2 febbraio 2011

Sono ancora qui
com'ero ieri e nel lontano 
millenovecento e tante lune

Un anno dopo ‐ potrei pensare 
addirittura che stia crescendo 
o che mi avvii alla decadenza
ma nell'immaginario personale
a me sembro la stessa 
di tante me stesse già vissute
per le vie che mi hanno attraversata

Vista da dentro sono
l'alba da cui presi il volo
con l'ego proiettato in grandi imprese

Meglio così e domani mi farò una ragione
del monologo semisconclusionato
regalatomi dall'ennesimo compleanno

Però che bizzarra idea 
compiere gli anni
quando l'opera intera non è compiuta
potrebbe trattarsi dell'immortalità 
saremmo banali a festeggiarci ogni anno 

E il tempo inafferrabile che se ne va,
m'accorgo adesso che non scorre:
siamo noi acqua di flussi inquieti
su un greto immobile,
e in maree profonde sfoceremo?
Sarà bene saper nuotare