Poesia
9 Aprile
Era un mattino di aprile,
amore di cultura e poesia,
natura mai più produrrà
così tanta magnificenza,
come un uomo di mare
che salpa per terre lontane
col diavolo in corpo
toccando il sogno di luoghi
che gli occhi non immaginano,
un bacio fuggevole come saluto,
cavalcheremo il vento
solcando mari sconosciuti
camminando nella stessa aria
dove volano enormi stormi di uccelli
nel silenzio delle nuvole
verso la fiamma notturna
brindando col calice della vita
ridendo sotto la pioggia
ballando al chiaro di luna
sulla scia degli antichi navigatori
ai confini del mondo conosciuto.