A casa mia

So che esiste una musica calda,
che mi scivola nelle arterie,
che mi porta a mangiare nella polvere di una Tasca in collina
o ad Alfama nelle piazze di giugno.
Che c'entro con questo freddo che mi segue,
con l'altura e la distanza?
Sono uno di quelli che porta le perle e le conchiglie nei capelli
e beve vino ma non per scaldarsi,
e socchiude gli occhi agli ultimi raggi di tramonto,
e suda camicie stando fermo nello scirocco umido e salato.
Sono uno di quelli che cerca un cuore a cui cantare canzoni,
visi da accarezzare, orecchie a cui sussurrare "mio bene",
notti di veglia corallo per vedere l'alba.
sono uno di quelli, uno dei tanti.