A Casco dell’acqua, Pg, al suo cielo

Scende pigra la sera
su la terra umbra
di velluto carezzata
Il cielo è colore
a lenta spalmata
par dipingere un viso
‐soffuso da velo di sposa‐
dagli occhi sognanti
Blandisce la pelle
delinea i contorni
delicatamente
‐la sera Umbra‐
Suona
codesto cielo
note lontane
Melodie s’incastrano
in note di seta
‐il tutto avvolgono‐
È canto d’uccelli
a preparare la notte
Gl’umani
‐in silenti movenze‐
attutiti echi ascoltano
di sospiro di vento
che fra fronde danzanti
sua voce rintana
e poi fugge
Il cielo
compiaciuto e tenero
s’alletta
nel mentre la sera
pigra scende
su l’Umbra terra benedetta.

OrigàmiDelTempo‘17AmVezio