A conti fatti
Avremmo potuto sfamarci ancora d'innocenza
fino a che le rughe
non avessero scavato solchi vertiginosi
dentro cui riporre le nostre sembianze
carezzate dall'ultimo tramonto
Avremmo potuto, sì
se non avessimo inciampato
sul confine bombato dei nostri ideali
quando supini sulle giovani margherite ‐verità in fiore
tentavamo di mutare la rotta di strali affilati
Ricordi le cornacchie appese al filo della luce...
ci fissavano sprezzanti
e dalle piume lucenti gocciolava vendetta
Ma poi mirarono altrove
con fare molle, forse di viltà bendate
ché tanto nulla avrebbero potuto
contro quel bisogno nostro di variare
pure il placido scorrere del fiume adiacente
Ripensandoci adesso,
se avessimo prestato attenzione
a quella vecchia barca abbandonata
forse un uomo annoiato l'avrebbe rimessa a nuovo
slacciandola poi dalla sponda
A conti fatti amico mio,
fummo solo un vento bolso e scriteriato
buoni ora a farci vanto di un ideale irrealizzato.