A disegnar di notte
Una ragione
bieca
sinceramente
squallida
affiora
Superlativamente
un baccello
dal pericarpo
ibrido
schiude valve
E indifferente trama
È guerra e brivido
È odio e gelido
Con lorde imprese
a imbrigliar la mente
A tracannare morte
Tra male e bene
E Dio e fede
(che dissertar conviene)
Su a ponente
o giù a levante
scorre il sangue
Ché a disegnar di notte
I giorni avanti
cani di capopopolo
fischiano le note
E rosa nero al petto
tra il vento colgono
E miseramente ammettono:
“Giacché le guerre
senza ragioni fatte
ingiuste apparirebbero”.