A Gilad Shalit... dopo la cattura... dopo la liberazione
“Dicono che i soldati mai non piangono
ma qualora fors’anche ora tu piangessi
cosa cui non credo, vergogna non ti sfiori
riga spesso il pianto il volto dei bambini
quando del’orco cattivo sentono la fiaba,
per te non da fiaba ma vera è la presenza,
ascolta, credi, ritorna il bel sorriso presto
quando dicon le mamme se n’è andato
così per te son certo ritornerà questo radioso
presto tu Gilad ritoccherai d’Isarele il suolo”
Ora questo nel tempo se è avverato per te
non più bambin soldato ma uomo diventato
dopo anni e tanti di vigliacca crudele prigionia.