A immaginarmi gola

A immaginarmi gola di deserto
dove la sabbia si mescola al sole poi ritorna
taglia in due lo sguardo, lo fa pianeta e specola.
Senza scienza cerco una chiave
per uscire dall’opera col fascino del poi
attorno a grani sconosciuti.
Potere una rivolta (potrei) ma tutto è così calmo,
la sete aspetta ancora il bere. Sto attaccata alla luce
come un vegetale aggiungo un altro cerchio.
Ho voglia di lasciare un segno, sia pure una rottura.