A nostra figlia

Lei sarà come noi,  con un bargiglio
di tristezza sempre pronto ad esploderle
negli occhi, come dovesse scusarsi
di essere azzurro.  Lei sarà la
tua pelle e nebbia, la mia carne
ed onde, sarà acciaio e piuma.
Ma non avrà punte nel nome e
chiamarla sarà sempre una carezza.