A passeggio tra i viali della mia senilità

La mia vecchiezza,
bardata di trascorsa giovinezza
come fosse una corona
di ritrovate primavere
e di vita vissuta
ora assennata e prudente,
gode di lunghi silenzi
dove il pennacchio
degli antichi pensieri,
ancora rosei d'intimità,
sventola libero nella sua solidità,
al respiro dell'anima in festa.
E mi dono
alle mie notti insonni,
ai lunghi sguardi
al mio cielo stellato,
alla brezza del mio mare
che m'accarezza
e mi riannuncia alla vita.
.
Cesare Moceo quasi 70N di Cefalù poet‐ambassador t.d.r