M'aggiro fra ricatti e botte e licenzio
la mia anima mezza vuota e peccatrice
e la derelitta crocifissione mia sola
sa chi sono: spia e ricattatore
che odia i suoi simili. E non trovo
pace in questa sordida lotta
contro la mia rovina, il suo sfacelo.
Dio! Non attendo che la morte.
Ignoro il corso della storia. So solo
la bestia che è in me e latra.
Altri contenuti che potrebbero piacerti
La poesia è la strada meno vile che può percorrere chi prova insofferenza per la schiavtù del vivere quotidiano inquadrato nelle regole borghesi.