A Rita Levi Montalcini
Cara Rita,
scienziata donna,
che hai creduto, nella tua lunga vita,
alla scienza, alla curiosità, alle donne,
all'NGF (Nerve growth factor)
che ti donato il Nobel.
Sei andata via,
silenziosamente,
perché il tuo corpo umano ha detto “basta”
e ci hai lasciato,
indenne,
il tuo sorriso,
che non era allegria,
ma convinzione di una vita da vivere
con il cervello “vivo”,
senza ironia.
Il tuo laboratorio
nel sottoscala,
nascosta al mondo
del nazismo nero,
ti ha poi condotta alla scienza,
alla gloria.
Chissà se dentro l’anima
ricca, di studiosa,
credevi in Dio.
Chissà se la tua crisalide umana,
ti ha regalato,
le ali di una farfalla di energia.