A Te Cefalù, io dico grazie
Arrivai con il treno del fuggire,
ti vidi e divenisti certezza
d'eterno amore;
i miei occhi andarono subito
sulla tua rocca,
decorata d'un verde di rara bellezza.
Là ho ricevuto il tuo cuore,
la tua ricchezza,
Io, povero ragazzo divorato dalla voglia di dare e d'amare.
E tu mare, mio radioso delirio,
che nel tuo fulgore gemmeo
e nel profumo indicibile,
di Lei sei fresca architettura
di ricordi e futuro d'abbracci,
sei stato e sei casa,
con le onde a far da pareti
e le creste a brillar d'amore.
.
Per Voi Cesare Moceo
da Cefalù al mondo
71n poet‐ambassador t.d.r.