A volte chiudo gli occhi e sento...

A volte chiudo gli occhi e sento come vuoto sottopelle, 
un brivido vertigine insediare le vene, contarmi le onde 
dai nervi. Una strana corrente bianco vergine fuori 
controllo, controsenso al vento, inesorabile contro di me. 
Quasi fossi senza corpo senza peso senza sesso vorrei 
piangere ogni filo rosso, ogni seme ormai disperso e d’essere 
terra fragile. E qual è il senso dello spazio se in fondo ognuno 
ha il suo deserto da compiere poi dover difendere con unghie 
e denti d’arrotare sulla pece nel buio, mentre il tempo fugge 
ai lati, va alla cieca e noi sempre alla ricerca del limite 
invalicabile.