Abbandoni
Marzo giunge e abbandona il giardino
il pettirosso viene la fine di settembre
e la rondine abbandona il tetto amico,
del lor viver chi detta i ritmi è la natura:
in inverno in primavera ci sarà il ritorno.
Ti ho amata or non più ti amo l’abbandon
questo governa del cuore un sentimento,
patria cara addio paese mio ti abbandono:
spingon a ciò guerre fame e disperazione
ma speranza pur vive di riamar la stessa
amata come pur gli amati lidi rivedere.
Poi fatal all’uomo della vita l’abbandono
giunge e dalla morte alla vita sappiamo
non vi è certo ritorno ma qui pur vivon
son sentimenti e per chi crede una speranza:
non negra terra il buio il nulla, che vive
il ricordo un fiore una tomba una prece
quando è sera quella foto che ti sorride
ancora e poi ecco vita nuova : della carne
sfolgorante la Resurrezion sarà al suono
quel dì imperioso forte acuto della Tromba!