Amico uomo,
perché ti sono indifferente
quando piango triste
nella mia solitudine?
Perché, amico uomo,
non mi guardi
quando i miei occhi mesti
implorano l’incontro con i tuoi?
Quando piove o fa freddo,
perché non riesci a pensarmi
bagnato e infreddolito?
E perché, amico mio,
quando pranzi
non ricordi che anch’io
ero la tua famiglia?
Amico uomo,
non ti manco?
Forse,
ti ho troppo poco amato...
Perché non torni, amico caro?
Non puoi avermi dimenticato...
E ricordati: non è vero che
“la notte fuori non c’è un cane”.
Amico uomo,
io sono qui,
ti aspetto ancora.
24 settembre 2011
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