Accadde a marzo

Succede senza preavviso
L'organza dei giorni
su cui poggian gl’attimi
d'un tratto slarga le maglie
‐ senza rumore alcuno ‐
lascia precipitare i giorni
confusamente
l'uno sull'altro
In turbinio frastornante
cadono
senza toccare terra
Restano
impigliati nell’aria
fra denti digrignati
fra frammenti di pensieri scomposti
È polvere in granuli graffianti
quanto rotea
nell’intercapedine del corpo eterico: vuoto colmo
Mesti i momenti si mostrano
sfuggendosi l’un l’altro
‐ ora lampi luminosi
ora visi imbrattati d’amore
ora silenzi ‐