Accenni di giada dove prima scorrevano le vene
Tutto ciò che non è stato mio anche l'intimo più infimo l'ho fatto diventar poesia nel mio desiderio intriso di fantasia E non ho preteso mai niente di più di quello che ho dovuto ricevere cercando d'evitar coloroche avrebbero voluto impormi di viverli anzi agevolandone il passar innanzisenza che volessi sentirne gli alitie lo spirito barcollante E corro ancor orasulla mia strada di luce morentesforzandomi di vederne il declivioe l'effetto del sole sui giorni ancora da viverecatturandone la bellezza dei raggie le sfumature radiose di rosa ramato.Cesare Moceo poeta di CefalùDestrierodoc @ Tutti i diritti riservati