Accordo di neve
Anticipo il silenzio
che arriverà poi
da coperta omogenea,
mi dico fin d’ora
di abbassare il timbro
sembrando a me stessa
accordo di neve
Scalza in un velo
smorzo la lucciola
che sembra volare
da un’estate‐ riflusso
C’è l’illusione
fattasi calda
induzione a esondare
nella goccia di mare
come nell’applique
Si sente come implode
ogni cosa lasciata
nell’assopito caos
restando in attesa
affine al nulla
al lago fermo
di un occhio lucido
nel viso di cera
che ricorda il cammeo
scolpito in corallo
pallido
di una bellezza
non consumata
nel fulcro
E chi lo sa
se questo è un bene