La mia poesia non conosce domeniche, sta sempre in Quaresima
a dire del giorno in cui le sversasti dalla bocca un fiotto di morte.
La mia poesia non ha compleanni, non sa del rosso dei cieli in festa
e sverna in una stalla di parole stantie.
Lei dovrebbe solo smetterti, maledetto amabile inganno,
dovrebbe guarire dal male di cui si è innamorata per farti sano.
13 novembre 2011
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