Adol e scenza
Mi torna agli occhi un ragazzino dai capelli castano biondo silenzioso tra certi abissi d'infernipronto a vivere e rivivere nel suo brillare di gioiaRicordo che ero fiero di lui del suo coraggio e del suo intelletto sveglioche ne comandava ogni pensieronella naturale dignità che permeava la sua reticenzaInsieme formavamo un allegro contrastoLui leggero delicato insigneIo pesante nello sguardo trucee scosso da fremiti d'incerto futuroE parlavamo e giocavamo assiemeogni giorno a tutte le orefino al punto di rivestirci di un'unica pellenel vissuto di quelli e anche di questi giorni.Cesare Moceo poeta di Cefalù Destrierodoc @ tutti i diritti riservati