Ai "saldi" del potere

Occhi piangenti
scrutano il buio della mente

insofferente ai conflitti con l'anima

stanca di erigere templi maledetti

da barattare al monte dei pegni della vita
e riscuotere incoscienze ed equivoci

Uomini

nani infami 

a fissare appuntamenti con le vendette

e fantasticare immaginarie vittorie di Pirro

col piacere di seminare
frammenti di vite sospese 

nei solchi profondi scavati da lacrime 
che scorrono incisive come lava bollente

a creare labirinti senza uscite
tra le emozioni del proprio Essere

Storie vendute al mercato della vita

a raccontare le fermezze letali
di uomini disonesti

per arrivare a egoistiche mete

E Io

ancora con l'entusiasmo di un fanciullo
e i pensieri di un uomo

a impormi di non aspettare nuove albe
per essere migliore 
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cesaremoceo
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