Al mio ardor
Al mio ardor fosti seme di favilleOcchi piccoli e profondi a far di me un sognatore vivo il tempo che mi resta immerso nella lettura d'ogni dove a scaldare ancora il mio grande cuore voracemente bizzarro e avido di sapereE ne faccio con Dio sereni pensieri e calme emozioni squarci di luce divina a germogliare i fiori delle mie infinite passioni al sole delle notti insonni Presto il dolore busserà alla mia porta presto il destino confischerà la mia vita a compenso del suo futuroe lascerò d'un fiele amaro il mio dire e i miei versi qua in questa perla e al suo divino golfo e alla felicità degli amori vissuti E Tu Cefalù ne terrai per sempre il ricordo e le mie ossaCesare Moceo © ®Tutti i diritti riservati