Al porto dei vent’anni
Con gioia ed emozione pubblico questo testo, poesia che apre la mia silloge “Sulle ali dei ricordi” recentemente premiata con Menzione Speciale alla I Edizione del Premio Assosinderesi Awards per la Sezione Poesia Inedita. Rinnovo il mio grazie alla prestigiosa Giuria per l’attenzione rivolta alla mia scrittura e all’immenso Mimmo Martinucci per la stesura della prefazione.
Al porto dei vent’anni
Non prima dell’avvento del tramonto,
nell’ora della calma stesa all’ombra
dovrai trovarti al porto dei vent'anni
al molo del tuo primo pesce all’amo.
Di fronte al tuo naviglio, quello rosso,
seduto sull’antica bitta nera,
vedrai un volto che ti è molto caro.
Verrà a svelarti un piccolo segreto.
Così parlò la mia amica fata
che si eclissò tra rare nubi in cielo
nell’alba tra i colori sempre nuovi.
Da sempre Delia appare e se ne va.
All’ora convenuta vidi Peppe,
gli occhi neri di tanti anni fa,
le mani resistenti ancora ai calli,
i piedi nudi per sentir la terra.
Ti dico come far tornar la voglia
di prendere la canna per pescare,
pretesto sano a cui tocca obbedire
per metterti al cospetto del tuo mare.
Ricordi quella volta quando insieme
venimmo qui per dare da mangiare
a spigole ritrose ad abboccare?
Eppur restammo fino a notte piena!
Un po’ ci conoscemmo meglio e poi
ci consegnammo all’introspezione.
Nel cuore mio rimbomba adesso l’eco:
“Eppur restammo fino a notte piena!”
Così parlò quel caro amico Peppe
e subito svanì rapidamente
tra i color cangianti di un tramonto
e quel riflesso in acqua fu un incanto.