Nasconde il rossore delle guance tonde
Trono vaporoso di nuvole bionde
Dio dei venti e tempeste di lino
Scure sul giorno d’ ombroso declino
Stropicciando gli occhi coi raggi
Sovverte le previsioni dei saggi
Batte i pugni in gran frastuono
E schegge lucenti diventano tuono
Mestamente il sole incupito
Trova il suo spazio nell’infinito
Lascia gli ormeggi per farsi cullare
Morire ogni giorno è più bello nel mare
29 agosto 2006
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Difficilissimo interpretare un silenzio che non sia nostro