All'anno del Signore MMXVIII
Incerto della mia futura rinomanza
lascio comunque al mondo con piacere
i miei pensieri
che altro non sono
se non nevrosi riflesse di tormenti patiti
gocce di sole a riposare all'orizzonte
sorbite dalla mia confidenza appassionata
con la vita
favola ricca di lieto fine
inventata dalla coscienza
a ravvivare tutti i sogni e la realtà
E rimane celato in questo mio pensare
il desiderio di risvegliare negli uomini
antichi vivaci ricordi
intriganti e sensibili
nella ricerca perlata di luci intense
d'ogni Celeste e sovrana Verità
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Cesare Moceo @
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