Alla finestra
Da solo
in silenzio
osservo il mio mondo
racchiuso in una fredda, geometrica figura
e viene facile, nell’aria fresca del colle
volare via, fuori
a rincorrere, come fanno i bambini con le farfalle
i pensieri, le emozioni,i sogni
di uno, dieci, cento cuori
e puoi persino vederli, leggeri
tra verdissime file di alberi
ed altre colorate d’autunno
e si inseguono, corrono veloci, impazienti
in un tempo crudele che non sembra fermarsi ad aspettare
e puoi sentirli chiaramente
come il canto degli uccelli al mattino
come grilli nelle notti d’estate
un canto malinconico, triste
velato da un continuo cercare, capire
quel perché che non si trova
né si dovrebbe cercare
che non può spiegare
che non può esistere
in quegli stessi pensieri
nelle stesse emozioni del tuo cuore, del loro
dove non c’è spazio alcuno per la resa
dove il coraggio fiorisce spontaneo
in quei gesti, in quei sogni, tuoi come loro
nell’aria fresca del colle
figlia di quel paesaggio solitario
e per te, per loro
dai freddi geometrici confini
per lo più d’autunno colorato
eppur ugualmente tinto
di verdissime speranze.