Alla mia città: Cefalù...
Amarti Là dove il tuo divino golfo volge a levante siedo ogni dì a cullarmi ancora nel tuo grembo mentre in me vive il tuo alito immortale Cefalù io canto le tue pietre e il tuo mare e la dignità che t'appartiene Fino a che l'onde strusceran la tua riva e il sole ne scaldera' le creste fino a che il mare pascera' i tuoi figli e il suo amore ne avvolgera' le menti sempre rimarranno eternI il tuo nome le lodi e gli onori che il mondo ti deve Ogni mattina gioisco a guardare il tuo cielo e le sue nuvolaglie e il suo fulgore scintillante e quieto che m'attraversa la mente E ne parlo con Dio nei gemiti che abbelliscono l'anima e rallegrano il cuore nella brezza che investe felice e leggera sotto i raggi ancora tiepidi del sole e carezza la mente e i pensieri dolci nel loro calore a avvolger le passioni in pacifici orgasmi E io mi nutro di essi Cesare Moceo poeta di Cefalù Destrierodoc @ Tutti i diritti riservati . Cesare Moceo @ Tutti i diritti riservati