Allo, di Dio, Sguardo
Da una superba tela della Pittrice Luciana Lucchesi
Dal pennello, guidato dalle sapienti dita,
un'arcaic'alba nuova è sorta,
schiarente la tetra oscurità notturna,
del fantasioso angolo proiettatosi da una fiaba.
Testé ancor sonnolenta, scorre l'acqua infra l'anse,
d’un tortuoso dolc’esiguo affluente.
D’armocromia dipinta, fluvial acquosità,
nel surreal contesto di magica realtà,
‐ in silente tranquillità gorgogliante ‐
all'albor, par carpir policromatiche tinte,
su floreali corolle diffuse, ‘l sol invocanti;
sovr'arbusti, da bianchi
fiorellini delicati, adornati,
oltre 'l verd'e 'l rosseggiante di diversificate foglie,
d'esil alberi, di statiche fronde
‐ legnose braccia all'alto protese ‐
nonché 'l brunito di dominanti rocc'e
'l soffuso biancor di nub’in cielo sparse.
E alfin, barlumi d'oro e iridescenze
a pelo d'acqua,
radiosità, rispecchian della nascente stella.
Dell’immaginario scaturit'olezzo
‐ pervadent’e satollante, dell'olfatto, 'l senso ‐
bearsi, s’evince, la suprem'artefice,
'l proprio io appagando inoltre
attravers’occhi profondi
desiati,
fra, di Luce Divina, dorati spiragli.
Ergo,
ella par render grazie allo, di Dio, Sguardo.