Altalena
Ho la forma di un vaso
E pensieri obliqui che non
Sanno starci dentro,
mi sento il cranio e una
inquietitudine bluastra,
osservo cio che sputo
da un’altalena
mentre il tuo ghigno luminoso
la mette in rotazione,
ho il vino e il vestito bordeaux
che ha il suo carattere e il
suo stesso odore di demonio,
viola parete, e cicche sparse,
magnesio, penso che hai bucato
la mia vita, spogliata dinanzi
a me allora hai spogliato
la mia sorte, non sono niente,
non ho niente,
mi cerco continuamente
strappandomi le unghie
dall’anima, scorticandomi,
fuggirono
le mie passioni su ali
di farfalle e sono oggi
piantato a terra, devo leggere
le righe, neri scarabocchi,
Visione, attesa, ma tu dove
Sei strega infantile
Mentre si sformano le
Mie mani e mi spacco
Col tuo bastone d’indifferenza
E ti aspetto per farti leccare
Le ferite e il sangue.