Altro giro, altra corsa
Lo sguardo regolare sul passato,
l’analisi del giorno inanellato
e tutto quanto ancora spero avvenga
sono colati nell’alveo della notte.
Il sonno è stato esatto spartiacque.
Chissà se ho fatto qualche sogno
che, quasi sveglio, adesso non ricordo
e invece era forse da salvare.
Altro giro, altra corsa
lungo la strada colma di sospiri,
nell’aria in cui da secoli trovare
il senso della vita che non muore.
Altro giro, altra corsa
sull’affollato treno della vita
sul quale guadagnarsi il finestrino
da cui inseguir le curve di colline,
da cui veder le vette con la neve,
lembi di mare dell’antico azzurro
e gente che non usi come specchi
vetrine dei balocchi d’una volta.