Amandoti, odiandomi
Amo di te l’attesa che stringe, odio di te l’assenza che spinge
Amo te che sei presente, odio te nella mia mente
Amo l’odore del sugo che sale dalla casa vicina
Odio il sapore selvatico che si attacca su pelle
Amo le stelle e i loro ricordi, odio gli stralci di noi sopra un prato
Amo il suono di un faro lontano
Odio la nebbia di ciò che nascondi
Amo i miei lontani pensieri profondi
Odio quello che non si può raccontare
Restare nell’ombra, scordare le cose
Amo la luce di quello che è mio
Amo le impronte che riportano a casa
amo la distanza del cuore, odio la ragione del corpo
mi odio e mi amo come balsamo sulle tue dita
amo gli occhi che si toccano zitti
odio le mani che si tessono addii.