Amarezza di Coloso

Poi di Francesco,  pur Coloso attracca,
e non curante de l’occhi curiosi
cheta li sensi suoi, tutti vogliosi,
s’appressa al Santo, e mesto ad Ei s’attacca. 

Col dire mogio, con la voce fiacca:
I miei peccati, o Padre, assai copiosi
ripongo ai santi tuoi piè viniziosi  * divini
che di ginepro han più odore di bacca.

Perdono invoco per mia crudeltà,
che cupidigia mi sconvolse mente
e al bene mi sottrasse assai vilmente.

Non ti crucciar pel scarsa umanità;
cambia modo di fare, e finalmente,
di bene soltanto diverrai sciente.

Ciò detto s’incammina verso spiazzo
da donde parte  viuzza  per Milazzo.