Amica mia
Ti parlo amica mia
verso su verso
parola su parola
ricordando i tempi della scuola,
quando mi accarezzavi i capelli
tanto lunghi e così belli
e mi sussurravi futili sciocchezze
sedute al sole sui gradini in pietra,
con le mie ciocche tra le mani
nel cortile rimbalzava il rumore della palla,
ma l'ora trascorreva guardando gli ulivi
e la luce che s' imbrigliata nei rami
a volte stavamo ferme in silenzio
con la pace pigra di chi non lavora,
la campanella segnava il saluto
l'allegra uscita diventava
una folata di vento trascinante
e noi di corsa fuori... mentre si perdeva
nel vuoto , la voce dell'insegnante.